Il buon cioccolato merita uno spazio tutto suo, merita di avere la tua attenzione, di non essere “ingurgitato”. Il cioccolato ti impone di assaporarlo, lentamente, perché tu possa apprezzarne piacevolezza, dolcezza e bontà. In fondo non renderebbe felici e non sarebbe un ottimo antidepressivo se non fosse così. In quest’ottica, il prodotto offerto al cliente deve essere straordinario e, soprattutto, di straordinaria qualità.
In fondo “degustare” il cioccolato significa mettere in gioco i cinque sensi. La vista, perché il cioccolato deve risultare lucido, senza striature, liscio e senza bolle d’aria. L’udito, perché quando spezzerete il vostro pezzo di cioccolato dovrete sentire il classico rumore, quel classico “tac” che stimola la fantasia. Il tatto, perché il cioccolato, man mano che si scioglie, deve darvi l’impressione di avvolgere il palato. L’olfatto, perché le vostre prime sensazioni nascono dal profumo e dall’aroma che il cioccolato deve sprigionare. Il gusto, perché è qui che si determina il giudizio finale. Anche nel caso dell’extra fondente, di quel sapore amaro che la tipologia scelta impone, il risultato finale deve assolutamente essere piacevole.